Rollins, l’irresistibile voglia di jazz
CONCERTI: Un trionfo a Bologna per il grande sassofonista americano
Sonny, incitato dai fans, avrebbe suonato all’infinito: gli organizzatori hanno dovuto fermarlo.
…parte con una nota che pare esplodere dal suo sassofono tenore e sul pubblico, accorso in gran numero al Palazzo dei Congressi per ascoltare IL SUO UNICO CONCERTO ITALIANO, passa un’onda lunga di suoni che travolge ogni cosa e spinge i fans in un’altra dimensione… Si chiama SONNY ROLLINS il musicista che, come il pifferaio della vecchia storia, affascina le genti con la forza dell’improvvisazione e da quasi mezzo secolo è il prototipo dell’affabulazione jazzistica….come se guidasse contromano… prende nota per nota e la rivolta, muta i colori, i ritmi e in platea la tensione sale di minuto in minuto. .un’ora di musica, un’ora e dieci, un’ora e mezzo…. La gente si aspetta un intervallo che plachi la furia ma nessuno può più fermarlo. …infine saluta… ma lui dice che torna… …ritrova la furia intonanondo ”Non dimenticar”… …esplode di nuovo… …concede un bis… …mentre la folla trepesta per averlo ancora… …progetto organizzativo “Nostra Signora dei Turchi”…
(CORRIERE DELLA SERA – 2 Novembre ’93 – recensione di Vittorio Franchini)