Parole in libertà in un giorno di maggio senza sole a Nostra Signora dei Turchi il B&B nel Salento a due passi da Otranto
In questa babele dell’ospitalità con presenze esorbitanti di strutture,ogni anno più b&b più hotel e quant’altro più o meno legali , più o meno malandrini che trovi non solo al mare ma in ogni paesone e paesello del Salento , nuovo eldorado dell’offerta turistica in parte vera e documentabile in parte autocelebrativa e autoreferenziale , non è facile farsi vedere e scalare posizioni nei portali specializzati in una pletora di offerte di soggiorno in classifiche assolutamente arbitrarie , secondo i miei criteri di puro buon senso , elaborate dai motori di ricerca e dai portali del settore -Mi chiedo se esista spazio per luoghi di nicchia come il nostro e con quali media efficaci sia possibile intercettare il nostro ospite potenziale.
I famigerati gurini = piccoli guru raccomandano l’aggiornamento puntuale di questo blog e l’uso delle parole chiave da intervallare un po’ qui un po’ là in questo testo e a me sembra una cosa cretina…
Se abbia senso la nostra scelta di comunicare controllando il tono di voce , non urlato , di alludere più che esibire ,di celare più che apparire –
Ma è così che ci piace stare al mondo , altrimenti che gusto c’è ?
Forse siamo degli snob fuori tempo massimo , dei sopravissuti visionari ; forse si dovrebbe scendere dal pero e guardare la realtà ?
Guardare la realtà ? Scusate : preferisco il pero !
Il fatto è che non ci sentiamo nè siamo”albergatori” ma padroni di casa , anzi meglio : vecchi signori di campagna;
quand’ero ragazzo mi dicevo che semmai fossi arrivato a invecchiare ,sarei vissuto parte dell’anno in questa terra tra gente mite e un po’ folle , generosa e garbata
Non è andata esattamente così , l’arcadia è rimasto un sogno ; niente greggi e pastorelle flatuate ; vedo più suv e più insolenza , più malessere che benessere –
Vabbè queste sono solo paturnie senili , in una giornata senza sole che mortifica l’umore…
Negli anni “dell’ospitalità”, il tempo vola : sono già dieci , abbiamo conosciuto persone interessanti più volte ritornate qui e sono anche nate amicizie belle e solide per quanto chi vada in vacanza sia volatile e difficilmente fidelizzabile, ami vagare un po’ qui e un po’ là –
Casa nostra a Giurdignano ha cambiato pelle molte volte ; io ne sono stato stregato perchè qui , se ci penso, ho vissuto pochissimo : da bambino in “esilio” da una zia dall’altra parte del mare , sullo Ionio ; poi dopo la precocissima morte di mio padre (40 anni) , i collegi a Lecce e a Galatina che contenessero la mia esuberanza, diciamo così, poi finalmente il liceo a Maglie e il su e giù da casa –
E poi finalmente l’altrove , cioè Bologna e l’inizio della vita nova ; si tornava qui solo in agosto mentre ecco a Otranto il Mediterranèe e la Valtur e nascevano il turismo e le grandi aspettative –
Finchè stanco di vacanze noiose e senza senso : la folgorazione romantica e audace ; pensai che nel giardino di casa si poteva provare a fare qualcosa che riempisse il tempo e l’anima attraverso la musica , quella che mi piaceva , quella di Genova –
E nacque Nostra Signora dei Turchi “il club di Giurdignano a 3 minuti da Otranto “; la precisazione :”a 3 minuti da Otranto” era necessaria perchè il paesello raramente compariva e compare sulle carte geografiche –
Le autorità di Otranto s’incazzarono : nessuna promiscuità con il contado agricolo-pastorale-
Una volta , la prima che l’avvocato (Paolo Conte) suonava e scopriva il Salento chiesi , secondo procedura , il permesso di promuovere il concerto con un uno striscione a norma ed esteticamente anche bello , da posizionare sul lungomare all’altezza del bar Miramare –
Non si può , mi dissero , non autorizziamo queste pubblicità , ma qualche giorno dopo proprio lì comparve uno striscione “sagra della frisella” a Sogliano Cavour…
Eravamo messi così : come vedete non ci sono mancate le emozioni in quei vent’anni …