L’altra sera ho rivisto e ascoltato Giorgio Conte in un club qui a Bologna ; come succede quando le amicizie sono vere e profonde è stato come se non fossero
passati tanti anni : abbiamo , l’un l’altro , raccontato di noi e delle nostre vite e dei nostri amici indimenticabili “volati via”-
Giorgio non sapeva che Nostra Signora dei Turchi non ospita più concerti nel suo giardino; gli ho detto : però è più viva che mai anche se adesso è aperta alla ricettività ma con la filosofia di sempre : poche camere per pochi ospiti ,meglio se un po’ speciali, che si avvicendano da maggio a settembre e poi diventano quasi amici che ritornano negli anni successivi con nuovi amici –
Ha promesso di venire a trovarci con sua moglie , forse in settembre , quando il delirio agostano nel Salento è ormai lontano e tutto torna alla normalità –
Ha voglia di rivedere Otranto , ha voglia di gustare i ricci di Porto Badisco e il suo mare primitivo , di rivedere dalla magnifica litoranea santa Cesarea, Castro, Tricase e arrivare fino a Leuca-
Abbiamo anche parlato di musica e del suo ultimo lavoro(molto bello) che ha , come sempre nelle cose che fa , il profumo di una antica eleganza un po’ francese che è amore e passione , ironia e malinconia in una solo apparente semplicità melodico- compositiva-
Giorgio è “il fratello meno noto di Paolo” come con auto ironia si piace definirsi dal momento che è così che lo definiscono i media ;
In realtà è meno noto di Paolo ma non meno Artista di lui , con in più una estroversione e una curiosità più meridionali che piemontesi –
Intanto aprile galoppa e si avvicina la data del ritorno nel Salento –
A risentirci la prossima settimana –