da “Mi sei piaciuta Felicità”: la sera del concerto
Renato a pomeriggio dà il cambio al telefono rovente ,”mi diverte , faccio io” dice ; ma dopo mezzora è stremato : non ne può più di “signora , mi spiace , è tutto esaurito ; ma se mi dà un recapito la inserisco in lista d’attesa…”
Al tramonto fa bella mostra di sé la ragazza in pantaloni viola :“eh va mica bene… ; Francesca portala su , dà qualcosa di rosso a questa matta” ; “ma non dirà sul serio…” e ha voglia di piangere –
“Per favore ,lo sanno tutti che il viola…” : “ d’accordo lo so anch’io che non è vero , ma è meglio un pantalone rosso ,creda “-
Alle venti e cinquanta io e Carlo – basta uno sguardo – ci avviamo all’ingresso del pubblico ; è un momento importante : il tragitto svelerà l’esito della serata… e un gatto nero ci attraversa la strada –
Ok , mai demordere : potenziamento dei riti apotropaici , si torna indietro e si rifà il percorso –
Si aprono le porte e il pubblico in ghingheri fa la sua bella figura : eh , il nostro è un gran pubblico di signori gentili , di signore eleganti –
Giuliana guida la pattuglia delle ragazze che danno il benvenuto agli ospiti ; sono belle Rory , Dolly ,Marina , Giuliana e Silvana esaltate dall’autorevolezza di Sandro , direttore di sala severo –
Francesca e Serena , la Ganza di Lucca , hanno sedici anni ; all’ingresso privato accolgono i vips… qualcuno sgarbato lo mettono in riga scornato
… schivano sedie , postulanti dell’ultimo minuto e corteggiatori galanti , “non dica così profuma di buono anche lei… , ah c’è un amico in più , bene , un altro posto a sedere ,un minuto e arriva il ragazzo, certo anche il suo cameriere privato con lo champagne speciale per lei “-
E quando -”Davide,buio in sala,vai” – mille persone a sedere finalmente dimenticano il mondo e accendono il cuore –
… i camerieri , vecchie lenze rasate al pino silvestre vidal , in giacca nera , dolenti di cronico piede d’atleta ,volteggiano con destrezza i cabaret quartacaffè extralarge : “eh , ha proprio ragione cara contessa , la servitù non è più quella di una volta… ; questi qua , li guardi , la sanno più lunga del diavolo “ –
… dopo l’ultimo bis applaudito , star , musicisti e coriste raggiungono sfatti e inzuppati i divani dei camerini .
Tonio-Cerbero incorruttibile presidia la porta santa del tempio e nessuno disturbi prima del tempo –
E i fans fanno i fans : si accalcano in file pazienti con penna , taccuino
e quella faccia un po’ così –
Può accadere che anche Primaldo – monsieur passepartout – si veda sbarrare la strada –
Poi tutti a cena –
Saremo almeno in trenta ,spossati , ma l’umore – come dice qualcuno – è sulla pista delle allegrie –
Silvana è ormai pronta e annuncia il suo show : orchestra il cerimoniale della cena ed esegue alla grande il suo numero da grande vedette ; la tosco-lombarda gorgheggia , garrisce , ancheggia sinuosa : rianima principi vecchie faine e casti rospi-gregari che sembravano morti; ancora una volta ha dato il meglio di sé –
Antonio e Daniela , per tacere degli altri ,è da da questa mattina che piroettano lesti ma ora si accasciano lessi come dervisci rotanti che con fez e fusciacca abbiano ballato un giorno intero alla corte del despota –
Si indugia a tavola a perder tempo sui massimi sistemi che è quasi l’alba ,e gli irriducibili il sonno l’han perso –
Non resta che l’ultimo rito e si va a Castro con molta cautela –
“Vedi , ora niente è meglio di questo pane caldo e pomodoro” :
“Eh , ma che grande concerto e che bella serata…” – e il sole è già alto –
“ Ancòra parlare “?!
“Va bene , promesso : i giornali , un caffè e andiamo a dormire” –
“Ci vediamo a pomeriggio , facciamo alle sei “ ?
Va bene , alle sei : sabato c’è Grillo , speriamo non piova –