Epicedio per Carmelo
Ieri , sabato 16 marzo 2002 – nel pomeriggio verso il tramonto- è morto a Roma Carmelo Bene.
Era nato a Campi Salentina (Lecce) il 1 settembre 1937 –
In un servizio del Tg qualcuno dice : “Carmelo Bene e Maria Callas le più grandi voci del ‘900”;
Enzo Siciliano su Repubblica scrive “…Bene era pugliese : i pugliesi sono spesso dotati di un istinto “farceur”(buffone,mattacchione ma anche scapestrato) trascinante.
Il pezzo ha un bellissimo titolo : “Romantico Teppista , Fiabesco Dicitore”-
Un altro titolo altrettanto rivelatore : “Il Genio Scandaloso che coltivava la Solitudine”
Sento parlare la prima volta di Carmelo a Bologna alla fine dei ’60-
In quegli anni è forse l’unico leccese (la dizione salentino inesistente) che con Causio (!)
riveli all’Italia televisiva l’esistenza di questa città –
A Bologna lo si vede al Duse ed è sempre un evento molto atteso soprattutto da chi si aspetta di assistere allo spettacolo delle sue “ scandalose” intemperanze ; perlopiù la platea è gremita da signore in età , ingioiellate e sonnecchianti che applaudono fuori tempo e il loggione è tutto dei ragazzi del Dams che sembrano trasfigurati dall’emozione –
Non saprei parlare del suo teatro se non per luoghi comuni ; posso però dire che i suoi spettacoli sono un miracolo sensoriale prodigioso , un’esperienza di energia emozionale intensa e indicibile –
Una volta dopo il rècital al Duse – ricordo che era sabato – vado in camerino per fargli festa con la disinvoltura goliardica del ragazzo salentino sicuro di essere accolto –
Carmelo ha poco più di trent’anni , io poco più di venti –
Lo saluto in dialetto ed è gentile ; mi invita a cena da Nello in via Montegrappa –
E’ una cena memorabile –
A un certo punto Carmelo ha qualcosa da dire alla sua prima attrice che è bella , brava e visibilmente innamorata ; non so dire se più divertito o lusingato, gli tengo il gioco gaglioffo , faccio da spalla alle sue insolenze mentre versa da bere un fantastico Brunello degno della scena.
“Sei entrata in scena troppo tardi, str…” ed altro ancora e così per ore : io sono l’unico spettatore di questo impagabile spettacolo e non credo ai miei occhi –
E’ quasi l’alba quando lo accompagno in albergo , al Roma , in via D’Azeglio che è a due passi da Nello –
“Ti ricambio l’invito – gli dico salutandolo – domani a pranzo da mia madre mangeremo cose buone salentine –
Passo a prenderti all’una e mezzo ”-
Mi sveglio alle tre ,non vado al Roma ; è tardi ,mi dico , sarà già in teatro per lo spettacolo pomeridiano della domenica –
Lo rivedo qualche anno dopo in scena con Edoardo al palasport di Bologna in un rècital che vi lascio immaginare –
Ma non l’ho più cercato in camerino…