Paolo Conte: il Maestro è nell’Anima …
Vincenzo Cerami : “Dico subito ,senza reticenze e senza toni provocatori , che considero Paolo Conte la più importante voce poetica dei nostri tempi “-
E volete sapere cosa pensa Paolo Conte di sé e dei suoi testi ?
Ecco qui : “Je ne suis pas un artiste étonnant , je suis un artiste étonné”-
Non ci si può credere,minimizza : glissons ,glissons –
Semmai , in vena di confidenze , può dirti con gli occhi allegri che è un gran musicista e che ci tiene , e molto , a essere considerato uno bravo ; per quanto avrebbe potuto osare di più (!) e , ammicca , è il più grande virtuoso di kazoo al mondo (e di vibrafono) , ti dice accennando un sorriso ; e quanto ai testi ,è per via del suo talento di solutore di crittografie e settimane enigmistiche ; eh ,sarà , ma con le parole ci sai proprio fare : l’ hai detto tu che “la lucertola è il riassunto del coccodrillo”, e che “se non avessi questa vita morirei”, mica Bartezzaghi –
E può anche dire che ha molti padri e nessun figlio… ; che negli anni venti del ‘900 è successo tutto , in tutte le arti : musica e pittura in primis e che il resto non regge al confronto –
Infatti , prendiamo il jazz : non s’è più visto un Art Tatum o un Sidney Bechet e in pittura un Matisse o un Picasso è roba da vertigine –
E infatti un Picasso in fiamme mi può andare… ne discuterei con qualcuno che ne sa parlare… mentre sotto le stelle del jazz un uomo scimmia cammina o forse balla , on ne sait pas…
Eccole qui le parole che distillano canfora per l’anima , le consolazioni sulle tracce di vecchie passioni fuori catalogo –
Descansate nino , partiamo da qui –
Certo che amo Caproni e anche Montale ; sì, è vero ,anche Pascoli ci può stare ; sì , anche qualcosina dei langaroli , perfino Gozzano , con uno spruzzo di seltz –
Eh , barolo e tartufo costano cari : ho dolcetto e barbera , oggi è domenica ;
va bene lo stesso , è meglio di niente –
Il domatore di pulci ha un talento paziente , il domatore di pulci ha le chiavi dell’anima-
Voi non sapete che sul risvolto di copertina del mio “Razmataz”, il bellissimo libro d’arte edito da Allemandi – che ogni contiano doc custodisce insieme alle “Parole di Paolo Conte” dello stesso editore , c’è un autografo di Paolo che vale un perù : “A’ o’ costantemente” e racconta tutto con un avverbio mocambesco-napoletano –
Voi non sapete che una vetrina-teca custodisce quell’ autografo , il kazoo , il papillon dello smoking da concerto ; e per dirla tutta voi non sapete che la stanza più bella (e più costosa ,mi raccomando ,mi dice ) del nostro Resort , (dove si va a letto con l’Avvocato – nel senso che foto , locandine e affiches ne affrescano i muri ) si chiama “Luna di marmellata” –
Bene ora l’ho detto : ma che ve lo dico a fare ,se non ci sono parole…
Dove e quando abbia incontrato Paolo la prima volta , chi può dirlo ;
è certo però che fu mio fratello Sandro studente di medicina nei primi anni ’70 a Milano a farmi ascoltare il suo primo LP (Paolo Conte – Rca – 1974) –
Fu folgorazione al primo ascolto –
Ma questa non è una novità : tutto il pubblico dell’Avvocato saprebbe dire di più e con miglior grazia –
E non spetta certo a me tessere elogi o intonare peana al genio di Asti –
Provate a catalogarlo con i soliti schemi , canoni , categorie –
Impossibile , ti sguscia da tutte le parti , cambia quota, cambia rotta : è sempre altrove –
Ecco : Paolo Conte è Altrove –
Questa può essere una definizione plausibile , anche se non definisce nulla : Conte è Altrove –
Vengono in mente aneddoti minuscoli e gustosi degli anni dei concerti a N.S.T. ;
le lunghe chiacchierate che accendono neuroni e collegano sinapsi durante le cene per pochissimi della vigilia e delle sere di concerto in giardino –
Il 4 agosto 1984 (!) Paolo – piano solo – tiene il primo concerto a “Nostra Signora dei Turchi”-
In seguito lo avremmo ascoltato in tante formazioni perfino con una formidabile big band –
“Mi piace venir qui : si fa musica da collezionisti” dice –
E tra tanti eccellenti musicisti per me resta indimenticabile questa formazione : Jimmy Villotti – chitarra , Ares Tavolazzi – contrabbasso , Ellade Bandini – batteria , Antonio Marangolo – sax , Mimmo Turone – tastiere ;
impagabili anche i calembours del Maestro che in quegli anni presentava i suoi musicisti così : Ellade Bandini , ovvero : timeo danaos et dona ferentes ; Antonio Marangolo : che tutti chiamano Agostino , salvo noi e suo fratello Agostino e così via …
C’è un altro fatterello curioso di quel lontano ’84 –
Renzo Fantini il manager storico di Paolo , perplesso sull’esito della serata nel minuscolo e remoto Giurdignano , scommise che avrebbe pagato lui i due voli da Bologna se i paganti fossero stati più di trecento –
Ma Il pubblico di N.S.T. premiò Paolo sin dal primo concerto e Renzo pagò i voli –
Qualche volta incontrandoci , forse a Parigi dove l’Avvocato inanella un mese di repliche sold-out all’Olimpia , abbiamo ricordato con tenerezza quel lontano concerto di Giurdignano –
“Scialuga ti faccio piangere con un fischio”…diceva quando introduceva la neonata “Sotto le stelle del Jazz”…
Altro episodio che Paolo forse ricorda ancora è la sceneggiata della bionda dama fatal che in uno dei suoi primi concerti si alza dal tavolo tra il pubblico e in trance lo raggiunge al pianoforte e lì sembra volersi fermare ;
E l’Avvocato con classe sublime alla fine del brano riesce a liberarsene dicendo :”E’ venuta a trovarmi una bella bionda , me la tengo qui e non la lascio più andar via “-
Francesca aveva raccolto in paese un meticcio -Gaudi- di gran temperamento –
Le sere di concerto lo chiude in casa e a fine serata lo libera in giardino dove il cane fa irruzione con gran fragore di ringhi e latrati –
Si è a cena e irrompe il cane : annusa tutti a partire da Conte ; Gaudi si lascia accarezzare , noi si trattiene il respiro : oddio , gli morde una mano…
Ma il cane , incredibile ,scodinzola e s’accuccia ai suoi piedi –
“Eh,eh : noi cani ci intendiamo” dice il grande incantatore- domatore –
Paolo ha tenuto – dall’84 al ’96 – dodici(!!!) concerti a N.S.T. e sarebbero così tanti gli aneddoti da raccontare che faremmo notte –
Quando partiva mi piaceva regalargli un mazzetto di origano perchè conservasse il più a lungo possibile il profumo del Salento –
L’ultimo concerto di Paolo a Giurdignano fu annunciato nel pomeriggio da un nubifragio potente e inaudito – ennesimo scherzo di Renato – alla cui memoria era dedicata la serata –
Era il 22 agosto 1996 : un secolo fa –
Ma “il Maestro è nell’anima e dentro l’anima per sempre resterà”-