Oggi provo a raccontare una episodio divertente un po’ datato , ma neanche tanto –
Dirai : ma racconti sempre cose vecchie , non ce l’hai una vita nell’attualità ?
Ce l’ho , ce l’ho ma se mi chiedi cosa faccio , dirò anche a te che porto fuori il cane e vado a letto presto e va bene così –
Tanto più ora che è arrivato Francesco ; puoi vedermi a Bologna sotto il portico dei Servi o ai giardini Margherita(ho conquistato i mitici giardinetti!) con frugolo in carrozza e cane al guinzaglio –
E on credere sia cosa da niente o da rimbambiti bella mia ;al contrario, è un ruolo molto appagante che ho sognato di interpretare : da vecchio spupazzarmi i nipoti ; inoltre bisogna essere molto lucidi e concentrati –
Dimmi cosa c’è di meglio che fare il nonno e viziare i nipoti per fare incazzare la mamma, la nonna del pupo e i parenti tutti ?
Capirete che uno la sera sia stremato e non abbia voglia di uscire e fare tardi , chè domani si ricomincia –
Ma torniamo all’episodio divertente che avevo promesso di raccontare tratto da “Mi sei piaciutà felicità”
State a sentire :
E’ il primo concerto di Jannacci e molti suoi colleghi medici sono qui con famiglia al seguito a sentirlo-
Enzo presentando le sue canzoni che hanno sempre per protagonisti reietti disgraziati e maldestri usava nella finzione teatrale, disperatamente ilare ,il linguaggio da turpiloquio dei suoi personaggi ai margini della società –
ma qualcuno del pubblico non apprezza , fa confusione , è a disagio , non capisce il gioco teatrale ; confonde l’Artista con i personaggi interpretati e c’è un chirurgo indispettito e imbarazzato che a fine concerto mi dice :”ma così il collega Jannacci lede la nostra dignità di medici”.
Povero Enzo e povero anche il chirurgo…
Così eravamo noi , così eravamo noi ,qui, sotto le stelle del jazz degli anni 80 !